Natale 1931
Nel silenzio della notte sacra, ascoltami. Lascia ogni sapere, i ricordi, te stesso, tutto dimentica, abbandonati alla mia voce, inerte, vuoto, nel nulla, nel silenzio il più completo dello spazio e del tempo. In questo vuoto odi la mia voce che dice: sorgi e parla: Sono io.
Esulta della mia presenza: essa è gran cosa per te, è un gran premio che hai duramente meritato; è quel segno che tanto hai invocato di quel più grande mondo nel quale io vivo e in cui tu hai creduto. Non domandare il mio nome, non cercare di individuarmi. Non potresti, nessuno potrebbe; non tentare inutili_ipotesi. Tu mi conosci lo stesso. Continua a leggere